"Just Before Paradise"
CENGİZ TEKİN, Just Before Paradise, 2015. Courtesy the artist
Le trasformazioni sociali, la tensione politica, i conflitti e le nuove dinamiche comunitarie l’hanno resa il simbolo di un cambiamento globale: è Istanbul, cui il MAXXI fino al 30 aprile 2016 dedica ISTANBUL. PASSIONE, GIOIA, FURORE una mostra a cura di Hou Hanru, Ceren Erdem, Elena Motisi e Donatella Saroli.
Questa mostra è la seconda tappa di un progetto dedicato alle realtà culturali del Mediterraneo e al rapporto tra Medio Oriente ed Europa, cominciato nel 2014 con la mostra dedicata all’arte contemporanea iraniana e che proseguirà nel 2017 con un progetto dedicato a Beirut.
ISTANBUL. PASSIONE, GIOIA, FURORE presenta le opere di 45 tra artisti, architetti e intellettuali in un percorso che coinvolge grandi opere, nuove produzioni artistiche, testimonianze audio e video in una molteplicità di linguaggi ed espressioni.
La mostra, risultato di una lunga ricerca ispirata dal confronto con la comunità creativa di Istanbul, esplora i
cambiamenti urbani della città come condizione fondamentale delle pratiche creative. Pone particolare attenzione alle questioni della gentrificazione, alla crisi ecologica e alle iniziative di autorganizzazione, evidenzia i conflitti politici e la resistenza con opere che trattano temi legati alla giustizia, la violenza, le
questioni di “genere”; ripercorre i modelli innovativi di produzione legati al consumismo e alle sfide della
classe operaia, evidenzia urgenze geopolitiche come la questione delle minoranze e dei rifugiati, e infine propone nuove soluzioni, istanze gioiose e propositive, strategie di ricostruzione perché è necessario non perdere mai la speranza.